I “SE” trasformati in “SI” – Triduo a don Bosco 2023
I “SE” trasformati in “SI” – Triduo a don Bosco 2023

I “SE” trasformati in “SI” – Triduo a don Bosco 2023

Tre “SE” che hanno illuminato la vita di don Bosco e sui quali il nostro padre, maestro ed amico ha scommesso tutta la sua vita. Sono “SE” ricchi di possibilità, futuro ed eternità. “SE” di fede, speranza e carità che si sono trasformati in adesione totale all’Amore di Dio

Primo giorno: 28 gennaio

Se di Fede

Dal Vangelo secondo Marco

“Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura”

 

Dalle Memorie Biografiche 

Se pregate, da due grani che seminate nasceranno quattro spighe; se non pregate, seminando quattro grani raccoglierete due sole spighe. Pregate dunque anche voi, e invece di due spighe ne raccoglierete voi pure quattro.

 

Rifletto

Da una piccola cappella sotto una tettoia alla Basilica di Maria Ausiliatrice. Da un quartiere periferico di Torino al resto del mondo. Da ragazzini a santi! Se il carisma salesiano è fiorito ed è cresciuto è perché don Bosco era un uomo di preghiera, un uomo di Dio

 

Ascolto 

Un giorno ho visto un uomo che saliva le scale gli ho chiesto scusi dove vuole andare lei mi ha detto ha detto, vado a prendere una nuvola la porto dove non piove mai mi scusi come fa a trasportare una nuvola mi ha detto, la respiro per un po’ e poi vado nel posto dove vogliono acqua il resto va da sè non lo so

Il resto va da sè – Jovanotti 

 

Come don Bosco: mi impegno

Non lasciarti sopraffare dalle preoccupazioni e dalle cose da fare, o dai successi e dei trionfi. Affida tutto al Signore e lascia che sia Lui attraverso di te ad agire e ad amare

 

Prego

Don Bosco, Padre, maestro e amico nostro, donaci di ottenere:

i tuoi occhi, per non contemplare nient’altro che i giovani del mondo.

Il tuo cuore, per amarli come tu hai saputo amarli per farli sentire amati.

La tua mente, piena di fantasia apostolica, per rispondere alle loro necessità e aspettative.

Le tua mani, per far diventare realtà i tuoi sogni.

I tuoi piedi, per andare lì dove si trovano e lì vivere insieme

(di don Pascual Chavez, IX successore di don bosco)

 

Secondo giorno: 29 gennaio 

Se di Speranza

Dalla prima lettera di San Paolo a Timoteo 

Raccomando dunque, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità.

 

Dalle Memorie dell’Oratorio

Chi sa, diceva tra me, se questi giovanetti avessero fuori un amico, che si prendesse cura di loro, li assistesse e li istruisse nella religione nei giorni festivi, chi sa che non possano tenersi lontani dalla rovina o almeno diminuire il numero di coloro, che ritornano in carcere´? Comunicai questo pensiero a D. Cafasso, e col suo consiglio e co´ suoi lumi mi sono messo a studiar modo di effettuarlo abbandonandone il frutto alla grazia del Signore senza cui sono vani tutti gli sforzi degli uomini.

 

Rifletto

E’ vero, a don Bosco hanno dato letteralmente del pazzo. Qualcuno veramente rinchiuderlo in quale struttura. Però non è pazzo chi riesce a vedere la bellezza e la bontà nel mondo, anche quando è più nascosta, anche nel cuore di un ragazzo, soprattutto il più povero ed abbandonato. Non era pazzo don Bosco, era solo innamorato di Dio

 

Ascolto

Il costume da torero – Brunori Sas

Passami il mantello nero, il costume da torero, oggi salvo il mondo intero con un pugno di poesie non sarò mai abbastanza cinico da smettere di credere che il mondo possa essere migliore di com’è

 

Come don Bosco: mi impegno

Impara a scorgere la bellezza e la bontà nelle cose che ti circondano. Poi rimboccati le maniche e metti in gioco per alimentarla e farla crescere

 

Preghiera

Don Bosco, Padre, maestro e amico nostro, donaci di ottenere:

i tuoi occhi, per non contemplare nient’altro che i giovani del mondo.

Il tuo cuore, per amarli come tu hai saputo amarli per farli sentire amati.

La tua mente, piena di fantasia apostolica, per rispondere alle loro necessità e aspettative.

Le tua mani, per far diventare realtà i tuoi sogni.

I tuoi piedi, per andare lì dove si trovano e lì vivere insieme

(di don Pascual Chavez, IX successore di don bosco)

 

Terzo giorno: 30 gennaio

Se di Carità

Dal Vangelo secondo Matteo 

Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”

 

Dalle memorie dell’Oratorio

Don Bosco disse: – Se ti facessi un catechismo a parte, verresti ad ascoltarlo? E Bartolomeo riprese: – Ci verrei molto volentieri. -Verresti volentieri in questa cameretta? -Verrò assai volentieri, purché non mi diano delle bastonate. -Sta tranquillo, ché niuno ti maltratterà. Anzi tu sarai mio amico, e avrai da fare con me e con nissun altro. -Quando vuoi che cominciamo il nostro catechismo? – Quando a lei piace. -Stasera? -Sì. -Vuoi anche adesso? -Sì anche adesso con molto piacere

Mi alzai e feci il segno della S. Croce per cominciare, ma il mio allievo no faceva perché ignorava il modo di farlo. In quel primo catechismo mi trattenni a fargli apprendere il modo di fare il segno della Croce e a fargli conoscere Dio creatore e il fine per cui ci ha creati. Sebbene di tarda memoria, tuttavia coll’assiduità e coll’attenzione in poche feste riuscì ad imparare le cose necessarie per fare una buona confessione e poco dopo la sua santa comunione.

 

Rifletto 

Don Bosco da padre ha lo sguardo profondo, diritto al cuore dei suoi ragazzi. Dritto al desiderio di eternità e salvezza che lo abita. E’ questo il dono più grande ci ha fatto don Bosco: insegnarci l’Amore di Dio attraverso la sua vita dedicata interamente ai giovani, soprattutto ai più poveri ed abbandonati

 

Ascolto

Lettera al prossimo – Eugenio in via di gioia

Cala la notte su tutta la terra e io continuo a pensare di aver vinto la guerra ma poi non riesco a dormire, Giurami che veglierai con me se no poi domani saranno guai

 

Come don Bosco: mi impegno

Non ti accontentare della superficialità, vai nel profondo e cura la saluta dell’anima, tua e quella dei ragazzi che ti sono affidati: questa è la più grande carità

 
Preghiera 

Don Bosco, Padre, maestro e amico nostro, donaci di ottenere:

i tuoi occhi, per non contemplare nient’altro che i giovani del mondo.

Il tuo cuore, per amarli come tu hai saputo amarli per farli sentire amati.

La tua mente, piena di fantasia apostolica, per rispondere alle loro necessità e aspettative.

Le tua mani, per far diventare realtà i tuoi sogni.

I tuoi piedi, per andare lì dove si trovano e lì vivere insieme

(di don Pascual Chavez, IX successore di don bosco)