La Missione parte da noi
La Missione parte da noi

La Missione parte da noi

Quale tempo fa abbiamo pubblicato un post sulla DOMISAL (Domenica Missionaria Salesiana) e ci siamo resi conto che in realtà non molti sanno cos’è.. (i sondaggi nelle storie, alla domanda “hai mai sentito parlare della DOMISAL?” riportano le seguenti percentuali di risposte: si 20 %; forse 7%; NO IL 73%!!) Certo, non è l’ISTAT e non è uno dei cartelli di Nando Pagnoncelli a Dì Martedì, però i dati ci hanno fatto riflettere e ci siamo detti: “ma quanto è importante un gruppo missionario in oratorio?!” Lo abbiamo chiesto ad un’animatrice e questa è la sua risposta:

“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt 10,8) Quando penso alla missione che ognuno di noi può fare, mi viene in mente questo versetto del Vangelo, riflettendo che tutto quello che abbiamo e siamo ci è stato donato da Dio senza alcun costo e che, a nostra volta, siamo chiamati a fare lo stesso partendo dal locale. Ecco mi presento: sono un’animatrice di un oratorio salesiano e faccio parte del gruppo missionario. Far parte di un gruppo missionario è una grande opportunità, perché non sempre negli oratori è presente; ciò significa poter vivere, sperimentare e condividere assieme agli altri componenti del gruppo gli stessi ideali che riguardano vari popoli, culture, tradizioni e visioni del mondo. Tra le finalità c’è quella di valorizzare nel piccolo ciò che abbiamo, facendo riflettere la comunità che in molte parti del mondo ci sono povertà di vario genere.

Cosa facciamo concretamente?

All’interno del nostro oratorio svolgiamo attività di servizio, cerchiamo di sensibilizzare la comunità al senso di missione, promuovendo iniziative a sostegno di queste, come le raccolte di fondi da destinare a determinate realtà in contesto povero e disagiato; ad esempio in questo periodo abbiamo raccolto offerte per i terremotati della Siria e della Turchia, e così facendo cerchiamo di mobilitarci per le situazioni svantaggiate che accadono purtroppo nel mondo.  A volte alcuni animatori del nostro oratorio, e non solo, ci chiamano per testimoniare quello che abbiamo visto e fatto. Attraverso questo ci facciamo noi stessi portavoce delle straordinarie esperienze che facciamo, cercando di sensibilizzare quante più persone possibili. E’ incredibile vedere la curiosità negli occhi dei ragazzi delle elementari, medie e superiori mentre ci ascoltano, intervenendo anche con domande. Poco tempo fa, quando ho raccontato di una mia esperienza fatta in contesto povero, un ragazzo mi ha chiesto se anche loro, ragazzi di 13 anni, potessero fare un’esperienza del genere nonostante l’età. Se raccontata una bella testimonianza, ai ragazzi viene trasmesso qualcosa che difficilmente potranno conoscere o apprendere al di fuori del contesto missionario.

Che gioia poter trasmettere la volontà del dedicarsi all’altro partendo dal locale!

Come ci formiamo per svolgere esperienze in contesti poveri?

Durante l’anno abbiamo la possibilità di formarci periodicamente con altri giovani della nostra Ispettoria su temi molto attuali (come le mafie, le guerre, le povertà educative, ecc…), per poter poi svolgere in estate esperienze missionarie in contesto povero a livello salesiano, chiamate esattamente esercizi spirituali in contesto povero. E’ proprio qui che facciamo conoscenza e pratica sul campo delle tante povertà, in Italia e all’Estero, scoprendo nel volto dei poveri e più bisognosi il vero volto del Signore, facendoci riempiere il cuore di gioia dalla gente che incontriamo in queste realtà. Al termine di ogni esperienza ognuno di noi si porta a casa qualcosa in più di se stesso che è riuscito a scoprire mettendosi in gioco con gli altri.

Insomma avere un gruppo missionario in oratorio aiuta ad avere uno sguardo più aperto verso il mondo e a comprendere a quale missione si è chiamati per scoprire e valorizzare sempre più i propri talenti mettendoli al servizio degli altri.