Stralci dal Testamento Spirituale di don Bosco (primo giorno TRIDUO)
Stralci dal Testamento Spirituale di don Bosco (primo giorno TRIDUO)

Stralci dal Testamento Spirituale di don Bosco (primo giorno TRIDUO)

per il primo giorno del triduo in preparazione alla sua festa, vogliamo lasciar parlare don Bosco… e quale testo può essere più intimo e denso di quello scritto in vista della sua prossima morte?

Da leggere e meditare 😉

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Miei cari ed amati figliuoli in G.C.

Prima di partire per la mia eternità io debbo compiere verso di voi alcuni doveri e così appagare un vivo | desiderio del mio cuore.

Anzitutto io vi ringrazio col più vivo affetto dell’animo per la ubbidienza che mi avete prestata, e di quanto avete lavorato per sostenere e propagare la nostra congregazione.

Io vi lascio qui in terra, ma solo per un po’ di tempo. Spero che la infinita misericordia di Dio farà che ci possiamo tutti trovare un dì nella beata eternità. Colà io vi attendo. |

Vi raccomando di non piangere la mia morte. Questo è un debito che tutti dobbiamo pagare, ma dopo ci sarà largamente ricompensata ogni fatica sostenuta per amor del nostro Maestro il nostro buon Gesù.

Invece di piangere fate delle ferme ed efficaci risoluzioni di rimanere saldi nella vocazione fino alla morte.

Vegliate e fate che né l’amor del mondo, né l’affetto ai parenti né il desiderio di una vita più agiata vi m[u]ovano al grande spro|posito di profanare i sacri voti e così tradire la professione religiosa con cui ci siamo consacrati al Signore. Niuno riprenda quello che abbiamo dato a Dio.

Se mi avete amato in passato, continuate ad amarmi in avvenire colla esatta osservanza delle nostre costituzioni.

Il vostro primo Rettore è morto. Ma il nostro vero superiore[,] Cristo Gesù, non morrà. Egli sarà sempre nostro Maestro, nostra guida, nostro modello; ma ritenete che a suo tempo egli stesso sarà nostro giudice e rimuneratore della nostra fedeltà nel suo | servizio.

Il vostro Rettore è morto, ma ne sarà eletto un altro che avrà cura di voi e della vostra eterna salvezza. Ascoltatelo, amatelo, ubbiditelo, pregate per lui, come avete fatto per me.

Addio, o cari figliuoli, addio. Io vi attendo al cielo. Là parleremo di Dio, di Maria madre e sostegno della nostra congregazione; là benediremo in eterno questa nostra congregazione, la cui osservanza delle regole contribuì potentemente ed efficacemente | a salvarci.

Sit nomen Domini benedictum ex hoc nunc et usque in saeculum. In te Domine speravi, non confundar in aeternum.

Avvisi speciali per tutti

1º Io raccomando caldamente a tutti i miei figli di vegliare sia nel parlare sia nello scrivere di non mai né raccontare né asserire che D. Bosco abbia ottenuto grazie da Dio od abbia in qualsiasi maniera operato miracoli. Egli commetterebbe un dannoso errore.

Sebbene la bontà di Dio sia stata in misura generosa verso di me, tuttavia io non ho mai | preteso di conoscere od operare cose soprannaturali. Io non ho fatto altro che pregare e far dimandare delle grazie al Signore da anime buone. Ho poi sempre esperimentato efficaci le preghiere e le comunioni dei nostri giovani.

Dio pietoso e la sua Madre SS. ci vennero in aiuto nei nostri bisogni. Ciò si verificò specialmente ogni volta che eravamo in bisogno di provvedere ai nostri giovanetti poveri ed abbandonati, e più ancora quando essi trovavansi | in pericolo delle anime loro.

2º La santa Vergine Maria continuerà certamente a proteggere la nostra congreg[azione] e le opere salesiane, se noi continueremo la nostra fiducia in Lei e continueremo a promuove[re] il suo culto. Le sue feste, e più ancora le sue solennità, le sue novene, i suoi tridui, il mese a Lei consacrato, siano sempre caldamente inculcati in pubblico ed in privato; coi foglietti, coi libri, colle me|daglie, colle immagini, col pubblicare o semplicemente raccontare le grazie e le benediz[ioni] che questa nostra celeste benefattrice ad ogni momento concede alla soff[e]rente umanità.

3º Due fonti di grazie per noi sono: raccomandare preventivamente in tutte le occasioni di cui possiamo servirci per inculcare ai nostri giovani allievi che in onore di Maria si accostino ai santi sacramenti od esercitino almeno qualche opera di pietà.

L’ascoltare con divozione la santa Messa, la visita a Gesù Sac[ramenta]to | la frequente comunione sacramentale o almeno spirituale, sono di sommo gradimento a Maria, e un mezzo potente per ottenere grazie speciali.

 

Vocazione alla cong[regazione] salesiana

Il lavoro, la buona e severa condotta dei nostri confratelli guadagnano e per così dire trascinano i loro allievi a seguirne gli esempi.

Si facciano sacrifizi pecuniari e personali, ma si pratichi il sistema preventivo ed avremo delle vocazioni in abbondanza. |

Se non si possono annientare almeno si procuri [di] diminuire i giorni delle vacanze quanto sarà possibile.

La pazienza e la dolcezza, le cristiane relazioni dei maestri cogli allievi, guadagneranno molte vocazioni tra loro. Però anche qui si usi grande attenzione di non mai accettare tra’ soci, tanto meno per lo stato eccl[esiastico], se non vi è la morale certezza che sia conservata l’angelica virtù.

 

Raccomandazione per me stesso

O giovani cari, voi che siete sempre stati la delizia del mio cuore; io vi raccomando la frequente comunione in suffragio dell’anima mia.

Colla frequente comunione voi vi renderete cari a Dio ed agli uomini, e Maria vi concederà la grazia di ricevere i santi sacramenti in fine | di vita.

Voi preti, ch[i]erici salesiani, voi parenti ed amici dell’anima mia, pregate, ricevete Gesù Sacramentato in suffragio dell’anima mia affinché mi abbrevi il tempo del purgatorio.

Espressi così i pensieri di un padre verso a’ suoi amati figli ora mi volgo a me stesso per invocare la misericordia del Signore sopra di me nelle ultime ore della mia vita.

Io intendo di vivere e di morire nella santa cattolica religione che ha per capo il romano pontefice, vicario di Gesù Cristo sopra la terra.

Credo e professo tutte le verità della fede che Dio ha rivelato alla santa Chiesa.

Dimando a Dio umilmente perdono di tutti i miei peccati specialmente di ogni scandalo | dato al mio prossimo in tutte le mie azioni, in tutte le parole proferite a tempo non opportuno; dimando poi in modo particolare scusa degli eccessivi riguardi usati intorno a me stesso collo specioso pretesto di conservare la sanità.

Debbo però scusarmi se taluno osservò che più volte feci troppo breve preparamento o troppo breve ringraziamento alla S[an]ta Messa. Io era in certo modo a ciò costretto per la folla di | persone che intorniavanmi in sacristia e mi toglievano la possibilità di pregare sia prima sia dopo la Santa Messa.

So che voi, o amati figli, mi amate, e questo amore, questa affezione non si limiti a piangere dopo la mia morte; ma pregate pel riposo eterno dell’anima mia.

Raccomando di fare preghiere, opere di carità, delle mortificazioni, delle sante comunioni e queste per riparare alle negligenze commesse nel fare il bene e nell’impedire il male. |

Le vostre preghiere siano con fine speciale al cielo rivolte affinché io trovi misericordia e perdono al primo momento che io mi presenterò alla tremenda maestà del mio creatore.

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L’avvenire

La nostra congregazione ha davanti un lieto avvenire preparato dalla divina provvidenza, e la sua gloria sarà duratura fino a tanto che si osserveranno le nostre regole.

Quando cominceranno tra noi le comodità o le agiatezze, la nostra pia società ha compiuto il suo corso. |

Il mondo ci riceverà sempre con piacere fino a tanto che le nostre sollecitudini saranno dirette ai selvaggi, ai fanciulli più poveri, più pericolanti della società. Questa è per noi la vera agiatezza che niuno invidierà e niuno verrà a rapirci.

Non si vadano a fondare case se non avvi | il necessario personale per la direzione delle medesime.

Non molte case vicine. Se una è distante dall’altra i pericoli sono assai minori.

Cominciata una missione all’estero si continui con energia e sacrifizio. Lo sforzo sia sempre a fare e stabilire delle scuole e tirare su qualche vocazione per lo stato ecclesiastico, o qualche suora tra le fanciulle. |

A suo tempo si porteranno le nostre missioni nella Cina e precisamente a Pechino. Ma non si dimentichi che noi andiamo pei fanciulli poveri ed abbandonati. Là fra popoli sconosciuti ed ignoranti del vero Dio si vedranno le maraviglie finora non credute, ma | che Iddio potente farà palesi al mondo.

Non si conservino proprietà stabili fuori delle abitazioni di cui abbiamo bisogno.

Quando in qualche impresa religiosa vengono a mancarci i mezzi pecuniari, si sospendano, ma siano continuate le opere cominciate appena le nostre economie, i sacrifizi lo permetteranno.

Quando avverrà che un salesiano soccomba e cessi di vivere lavorando per le anime, allora direte che la nostra congre[ga]zione ha | riportato un gran trionfo e sopra di essa discenderanno copiose le benedizioni del cielo.