++ULTIM’ORA: Giovane quindicenne piemontese disarma apprendista terrorista.+++ Proviamo a non aver paura…
++ULTIM’ORA: Giovane quindicenne piemontese disarma apprendista terrorista.+++ Proviamo a non aver paura…

++ULTIM’ORA: Giovane quindicenne piemontese disarma apprendista terrorista.+++ Proviamo a non aver paura…

ISIS
Domenico e un Animatore entrano in sala, i ragazzi sono già seduti.

A.: Ho paura Domè, ho proprio paura…

D.: Ma di cosa alla fine?

A.: Ho paura che arrivano qui! Da un momento all’altro… ho paura… che ne so… che ci conquistano!

D.: Ma lo sai che attualmente a livello geopolitico questa è fantascienza vero? Che fanno? ci attaccano via mare??

A.: e i kamikaze? Quelli sono imprevedibili! Ogni volta che prendo l’autobus, la metro, quando vado in Chiesa… se ci stanno più di trenta quaranta persone io comincio a sudare!

D.: è vero, sono un pericolo… ma abbiamo dei servizi segreti che tutto il mondo ci invidia, almeno in questo noi Italiani siamo davvero all’avanguardia!

A.: eeeeh sì i servizi segreti… ma tu li leggi i giornali? In Nigeria usano i bambini come kamikaze! Hai visto nello Yemen??? Hanno ucciso i musulmani stessi! E in Tunisia? Io non andrò più in un museo in vita mia!!! Poi hai visto il video dei copti in Egitto? E di quel tipo nella gabbia? Sono senza scrupoli… sono il male personificato! E noi stiamo qui ad aspettarli a braccia aperte!!! Ho paura… ho maledettamente paura! Guarda… non ne voglio nemmeno parlare per favore!

D.: Cos’è la paura? è un senso di precarietà e insicurezza, è l’idea di essere passivi rispetto a qualcosa che ci sta per venire addosso e non possiamo controllare, è l’idea che non siamo eterni, che siamo fragili, facilmente sbriciolabili… Loro sono più forti, loro sono più misteriosi, loro potrebbero già essere fra noi… poi la paura si insinua leggera leggera e quando entra in una crepa si allarga, prende strade e pensieri impensabili, diventa una specie di filtro di Instagram perenne! è la sensazione di non poter avere il controllo su qualcosa, è l’angoscia di una fine irrimediabile e improvvisa… è il sentimento dello scarto, della differenza fra ciò che vorremmo e ciò che sarà.  Ed è… irrazionale…

Abbiamo paura di un qualcosa di cui non sappiamo niente, se non quello che con volgarità e in modo semplicistico ci fanno sapere i giornali! Anzi… peggio ancora, abbiamo paura di un qualcosa di cui abbiamo notizia solo attraverso i video costruiti da chi ci vuol mettere paura!

Entra di botto un “terrorista” (mi raccomando deve essere comico nel modo di fare, non dobbiamo creare shock di nessun tipo nemmeno vagamente!) vestito con passa montagna, pistola finta (molto finta, magari con le freccette di plastica rossa dentro…), felpa nera (magari sembri goffo, con la pancia, …)

K.: ashmalahkaamsamalorfarhasaaa!

Animatore urla disperato (in modo ridicolo)! si nasconde da qualche parte… Domenico rimane immobile davanti al “terrorista”.

D. rivolto al terrorista: Tu non mi fai paura! è vero, sono figlio di un mondo occidentale che per la tua cultura rappresenta “il male assoluto” … ma io non ho voglia di stare contro nessuno. Odiami se vuoi ma non ti darò la soddisfazione di ricambiare odio con odio. Sei figlio di Dio, come me, hai una mamma e un papà spaventati del tuo destino, come me, hai sogni e paure, come me. Sei pericoloso perchè credi che la violenza possa generare bene… e devi essere fermato. Ma non mi fai paura, per questo non casco nel tuo gioco di odio che genera odio. Sono stanco di avere paura, reagisco e ti frego. Se accendo la luce il buio non c’è più! E poi vivo in una comunità, in un gruppo, in un oratorio, non sono solo! Quello solo sei tu, e mi dispiace per te… se cammino per la mia città c’è troppa luce per pensare che qualcuno possa mai spegnerla! Io sarò quello fragile ma tu sei quello illuso… Alla fine vinco io, mi spiace!

Il terrorista si toglie la felpa nera. Urla di nuovo. 

D. continua: Tu non mi fai paura! Perchè sei figlio della menzogna. I giornali del mio paese non si rendono conto di fare il gioco della vostra stessa propaganda di terrore… sembra che si divertano… ma io al tuo gioco non ci gioco. Tu vuoi farmi sentire fragile, vuoi che viva nella paura… ma io so chi sono! Sono nato per amare la vita, non per aver paura della morte. Vuoi legarmi nella fobia di tutto… dovrei essere un fesso a cadere in questo trucco… anzi sai che ti dico? da quando c’è questa “minaccia” io ho deciso di vivere meglio, con più amore per la vita! Non sono il tipo che si lascerà schiacciare dal terrore e dal sospetto… non è giusto! Questa sarebbe la peggiore vittoria che potremmo concedervi… hai visto la reazione di due milioni in piazza a Parigi? e le donne di Tunisi in marcia come mai nella loro storia? Non puoi schiacciare l’amore per la vita e la libertà… Alla fine vince il bene, mi dispiace!

Il terrorista lascia a terra la pistola. Urla di nuovo, ma più insicuro…

D. continua: Tu non mi fai per niente paura! Non sei un vero musulmano… non hai nessun Dio dalla tua parte… chissà a quale banconota straniera ti inchini! Ma da quando tu mi minacci… ci penso spesso… alla bellezza del mio essere cristiano! No, no, no… non mi ritengo migliore di te… o migliore di un buon musulmano… ma mi ritengo sicuramente meno solo! Sono nelle mani di un Dio della Vita e della Misericordia. Sono fragile sì… puoi uccidermi quando vuoi… ma non mi ucciderai mai davvero… don Bosco me lo ha insegnato bene… la mia Vita è più preziosa, sono fatto per l’eternità, sono fatto per essere io stesso Dio, io sono fatto per il Paradiso! Di cosa dovrei aver paura? Sono amato da un Dio che si è lasciato crocifiggere… io non ho il suo stesso coraggio, ma so che anche nel dolore non sarei solo! Alla fine vince sempre la vita, mi dispiace!

Il terrorista si toglie il passamontagna e scappa fuori.

L’Animatore esce dal suo nascondiglio. 

A.: Punto uno: ti amo, lo hai fatto scappare, sei meglio di Batman! Punto due: io però non ho la tua fede Domenicuzzo bello! Punto tre: pensavi davvero quello che gli dicevi?

D.: Punto uno: che ti credi bello, che sono un fifone come te? ahaha.. Punto due: la fede è un cammino, e forse questa esperienza ti può far rimettere in marcia! Punto tre: sì, ci credo davvero… o almeno ogni giorno cerco di costruire piano piano il mio amore alla vita e la mia identità di cristiano… sono un ragazzo, non sto a niente ancora… ma sono sereno… razionalmente sono sicuro che in Italia ora siamo abbastanza sicuri, ma comunque mi lascio mettere in discussione da tutta questa storia… voglio vivere bene!

A. e D. si prendono sotto braccio e si avviano verso l’uscita. A. uscendo chiede: Senti ridimmi la storia dei giornalisti volgari……….

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Questa specie di scenetta (senza grosse pretese teatrali!) non vuole minimizzare o toccare dal punto di vista geopolitico il gravissimo problema del terrorismo fondamentalista, ma permettere ai ragazzi di sviscerare un po’ le proprie paure… è importante che ne parlino fra loro e con noi, con delicatezza ma anche per sfogarsi un po’. 

Dopo la scenetta la discussione coi ragazzi potrebbe toccare questi temi:

– ho paura? da cosa riconosco le mie paure? mi paralizzano? come le affronto?

– Come è cambiato il mio approccio con le persone di altre religioni? soprattutto musulmane?

– Riconosco la “strategia del panico” e la “propaganda del terrore” che la società sta costruendo o ne sono solo vittima inconsapevole?

– Davanti a questo caos abbiamo due scelte: odiare o amare. Odiare i diversi o amare di più almeno la nostra vita. 

– L’informazione in Italia (negli USA ad esempio no!) gioca a svendere questa “pornografia dell’orrore”… sappiamo avere un approccio critico all’informazione di massa? 

– La mia fede può aiutarmi? Credo che la mia vita sia nelle mani di Dio? Dov’è Dio in tutto ciò? Credo nella speranza cristiana o è solo illusione? 

http://https://www.youtube.com/watch?v=rrWx_92j59Q

 

Riferimenti  biblici:

  • Salmo 15
  • Lc 21, 12-19   In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».