Novena di Natale 2021
Novena di Natale 2021

Novena di Natale 2021

Una novena per Animatori Salesiani, per preparaci ad un gran giorno di festa e per imparare ad accogliere il Signore che vinee nella nostra quotidianità!

-10.. Betlemme si avvicina!

Si, ok ma che cos’è una Novena?! Semplicemente una buona occasione per imparare ad accogliere il Signore donandoli spazio e tempo nella nostra giornata. 9 giorni quindi per prepararci a vivere qualcosa di grande iniziando già ora a predisporre il cuore e la mente

9 giorni, 9 compagni di viaggio, 9 testimoni che comporranno il presepe dell’Animatore Salesiano e ci aiuteranno a dire “presente all’appello di Amore del Natale del Signore

Come si prega? Inizia con il segno della croce e poniti in atteggiamento di ascolto e affidamento. Poi lasciati guidare:

  • Parola di Dio per illuminare il cuore e la mente, è la Sua parolona all’orecchio
  • Testimonianza: per dire “presente!”
  • Un impegno o intenzione di preghiera: per portate tutto nella vita quotidiana
  • Una frase: per renderci conto che è proprio vero che Dio è entrato nel mondo e nella storia
  • Padre Nostro: per ricordarci che siamo figli e per affidare tutto

P.s. ricorda che le novene sono buone occasioni per chiedere una Grazia, un miracolo per sè o per altri. Quindi pensaci bene, cosa desidera profondamente il tuo cuore?

 

PRIMO GIORNO NOVENA DI NATALE: LA STRADA

Nel nome del Padre…

“Ecco, io sto per fare una cosa nuova; essa sta per germogliare;
non la riconoscerete?
Sì, io aprirò una strada nel deserto,
farò scorrere dei fiumi nella steppa. (Is 43,19)

È notte. La mia notte. Ho camminato fin qui spedita, senza prendere neanche un bivio. Era giorno, tutto mi appariva chiaro. E ora? Ora è notte perché non vedo più la strada. Le luci delle altre auto mi accecano, non so cosa mi aspetta, non so dove porta questa strada. Ho studiato, mi sono laureata e ora? Cerco di fare quello che voglio, vado via, cerco l’amore, tengo ferma l’amicizia? A cosa do la priorità? Si deve scegliere per forza una strada? Quando sei nella notte, la tua notte, non riesci neanche a vedere la strada dietro di te, quello che hai costruito. Eppure sei arrivata fin qui, una strada deve pur esserci! Ho trovato un modo per vedere al buio della notte: chiudo gli occhi. A occhi chiusi, senti cosa conta davvero per te e prendi quella strada. Io non ho voluto scegliere, era tutto troppo importante. Ho cercato una nuova via, una via che tenesse tutto insieme. Non so se era nel deserto, ma era la mia. La strada che ho percorso di notte e che mi ha condotto fino all’alba del giorno dopo. Cerca la tua alba: la trovi solo alla fine di una lunga strada notturna. (Francesca, 30 anni)

 

In questo primo giorno di novena mettiamoci in cammino sulla strada che porta a te, Gesù. Facciamolo da pastori, da re, da donne e uomini di carovana, da viandanti. Qualunque sia il punto del nostro cammino, cerchiamo la strada della felicità e preghiamo per tutti coloro che ancora non l’hanno trovata.

 

Due strade divergevano in un bosco d’autunno
e dispiaciuto di non poterle percorrere entrambe,
essendo un solo viaggiatore, a lungo indugiai
fissandone una, più lontano che potevo
fin dove si perdeva tra i cespugli.

Poi presi l’altra, che era buona ugualmente
e aveva forse l’aspetto migliore
perché era erbosa e meno calpestata
sebbene il passaggio le avesse rese quasi uguali.

Ed entrambe quella mattina erano ricoperte di foglie
che nessun passo aveva annerito
oh, mi riservai la prima per un altro giorno
anche se, sapendo che una strada conduce verso un’altra,
dubitavo che sarei mai tornato indietro.

Lo racconterò con un sospiro
da qualche parte tra molti anni:
due strade divergevano in un bosco ed io –
io presi la meno battuta,
e questo ha fatto tutta la differenza.

Robert Lee Frost – La strada non presa 

Concludi ringraziando Dio Padre con un Padre Nostro

SECONDO GIORNO NOVENA DI NATALE: CAPANNA

Nel nome del Padre…

“Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per gustare la dolcezza del Signore” (Sal 26,4)

Ti è mai capitato di ritrovarti al buio in una situazione che sembrava non avere una via d’uscita? Senza punti di riferimento, dentro ad un tunnel, alla ricerca disperata di una luce, di un posto chiamato casa. Così è stata la mia vita per diversi anni. Chiuso fuori da “casa mia”, da me stesso, dipendente solo dalla droga e da chi mi aiutava a procurarmela. Ero convinto che non ci fosse più nessuna casa pronta ad ospitarmi e invece una casa c’era. C’è sempre una casa pronta ad ospitarti! Anche quando tutto intorno a te vedi solo il deserto, devi sforzarti di guardare il mondo con occhi nuovi, scorgere la strada che ti porterà verso casa aldilà dell’aridità, anche facendoti aiutare da chi quella strada può indicartela. Una strada nel deserto c’è sempre!  Io la mia l’ho trovata! (Luca, 30 anni)

 

In questo secondo giorno di novena preghiamo per tutti coloro che ancora sono alla ricerca della “propria casa” Casa dove risiede la felicità, casa abitata da te, Gesù!

 

Se non puoi essere un pino sul monte,
sii una saggina nella valle,
ma sii la migliore piccola saggina
sulla sponda del ruscello.
Se non puoi essere un albero,
sii un cespuglio.
Se non puoi essere una via maestra
sii un sentiero.
Se non puoi essere il sole,
sii una stella.
Sii sempre il meglio
di ciò che sei.
Cerca di scoprire il disegno
che sei chiamato ad essere,
poi mettiti a realizzarlo nella vita.

Martin Luther King

Concludi ringraziando Dio Padre con un Padre Nostro

TERZO GIORNO NOVENA DI NATALE: LA COMETA

Nel nome del Padre…

“Le stelle brillano dalle loro vedette
e gioiscono; egli le chiama e rispondono: «Eccoci!»
e brillano di gioia per colui che le ha create.” (Baruc 3, 34-35)

 

Oggi penso a quante comete splendenti fanno parte della mia vita: i miei genitori, i miei insegnanti, i miei amici del cuore, i miei fratelli. Eppure ci sono stati momenti in cui ero talmente accecata da me stessa da non riuscire a vederle splendere. Ero io che volevo diventare una stella delle passerelle, avere un corpo perfetto da far invidia a chiunque. Così ho iniziato a privarmi dei dolci prima, della pasta poi e pian piano il cibo è diventato per me un nemico da evitare, il nemico che avrebbe oscurato la mia luce. Proprio in questo periodo così buio per me, pian piano tante comete ho visto brillare, comete che mi hanno teso la mano e mi hanno sostenuto, mi hanno salvata dal baratro. Adesso sono qui, con la consapevolezza che io sono una stella, ma non quella delle passerelle, sono una stella che brilla di amore riflesso: l’amore di Dio per me e l’amore di chi mi circonda. (Greta 27 anni)

 

In questo terzo giorno di novena preghiamo per tutti coloro che non si sentono più delle stelle, perché possano tornare presto a brillare di amore riflesso.

 

“Gli uomini hanno delle stelle che non sono le stesse. Per gli uni, quelli che viaggiano, le stelle sono delle guide. Per altri non sono che delle piccole luci. Per altri, che sono dei sapienti, sono dei problemi. Per il mio uomo d’affari erano dell’oro. Ma tutte queste stelle stanno zitte. Tu, tu avrai delle stelle come nessuno ha…”

A.de Saint-Exupéry – Il Piccolo Principe, cap. XXV

Concludi ringraziando Dio Padre con un Padre Nostro

 

QUARTO GIORNO DI NOVENA: ANGELI

Nel nome del Padre…

Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie” (Sal 91,11)

 

Esco da scuola e mi incammino verso casa. È stata un’altra settimana pesante, proprio in un periodo in cui nulla sembra andar bene. Quest’anno non sento neanche l’aria di Natale intorno, la gioia delle luci e dei canti: solo confusione e sofferenza, e tanta incertezza. Quando vado in oratorio con i miei amici mi sembra di non capire davvero il perché di tutta quest’aria di attesa e felicità. Perché questo presepe, questi addobbi… davvero un bambino nato più di duemila anni fa può cambiare la mia vita?
La mia amica Margherita direbbe di sì, e spesso dice anche che bisogna solo guardarsi bene intorno per cogliere la concretezza del miracolo. Lei ha sempre la capacità di riportarmi alla bellezza della realtà, di aiutarmi a ritrovare il centro nella mia quotidianità. A volte penso che sono fatti come lei gli angeli del Signore: figure silenziose che ti vengono a chiamare e ti riportano sulla via giusta per te, figure che ti svegliano dal torpore e ti fanno aprire gli occhi per iniziare a guardarti intorno e cercare Dio nella vita di tutti i giorni – nonostante la sofferenza, o forse soprattutto lì. (Chiara, 18 anni)

 

In questo quarto giorno di novena chiediamo al Signore di lasciarci guidare da chi cammina al nostro fianco, per avere la capacità di riconoscerLo negli occhi di chi incontriamo e imparare ad annunciarLo a nostra volta.

 

e sotto ai miei piedi c’è un baratro
e sulla mia testa c’ho gli angeli
e qui siamo proprio nel mezzo
nella terra degli uomini
Terra degli uomini – Jovanotti

Concludi ringraziando Dio Padre con un Padre Nostro

 

 

QUINTO GIORNO NOVENA DI NATALE: I Pastori

Nel nome del Padre…

Ecco, il Signore Dio viene[…]
Come un pastore egli fa pascolare il gregge
e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul petto
e conduce dolcemente le pecore madri» (Isaia 40,10-12)

 

Il giorno della Cresima, da orgoglioso chierichetto, non mi sembrava vero, poter servire il mio vescovo, che stimavo e amavo tanto, come si fa da ragazzi quando si è colpiti dalla grandezza umana e spirituale di un sacerdote o vescovo. Tutto questo, credo, lo capì il Cardinale, che alla fine mi chiese: “Non ti piacerebbe essere sacerdote?”. Da quel invito nacque l’inquietudine. Mi chiedevo: ‘Se è vero che Dio mi vuole per Sé, come dirGli di no? Ma come faccio ad essere certo?’. E per due anni i miei pensieri ebbero il loro centro in questa domanda, che attendeva una risposta. Alla fine mi lasciai prendere per mano da Dio e iniziò il lungo cammino. Il Maestro mi fece il dono di comprendere che per ‘essere Lui tra la gente’, quindi pastore credibile e buono, occorreva prima di tutto che io divenissi buono, santo, gettando alle ortiche ogni forma che appartenesse al mondo più che a Cristo. (Antonio Riboldi – Vescovo)

 

In questo quinto giorno di novena preghiamo per tutti coloro che sono chiamati ad avere un compito di pastori affinché con il loro umile servizio avvicinino sempre più persone a Cristo!

 

cercare, passare in rassegna, radunare dalla dispersione, condurre al pascolo, far riposare, cercare la pecora perduta, ricondurre quella smarrita, fasciare la ferita, curare la malata, avere cura, pascere. Non possono che essere questi, dunque, i verbi di coloro che nella Chiesa sono stati chiamati a essere pastori.”
Papa Francesco

Concludi ringraziando Dio Padre con un Padre Nostro

 

SESTO GIORNO NOVENA DI NATALE: IL BUE E L’ASINELLO

Nel nome del Padre…

“Il bue conosce il suo proprietario e l’asino
la greppia del suo padrone,
ma Israele non conosce,
il mio popolo non comprende” (Isaia 1,3)

 

L’asino e il bue sono i più grandi testimoni che, a volte, per fare bene è sufficiente non fare nulla: bisogna semplicemente stare e lasciarsi amare. Mi piacerebbe, questo Natale, essere più asino (o bue), saper accettare che Gesù si fa uomo perché mi ama non perché ho saputo meritarlo. Vorrei potermi stupire di questo miracolo che ogni anno si ripete per ricordarmi che il Signore sceglie di nuovo di nascere nella povertà della mia vita e gli basta che io lo accolga così, come sono. Dio non vuole altro che amarti. (Ale, 30 anni)

 

In questo sesto giorno di novena preghiamo per tutti coloro che sono lontani dalla Chiesa e da Gesù affinché possano sempre più comprendere davanti al presepe che: “Dio non vuole altro che amarmi”

 

“Nella vita non conta fare qualcosa, ma nascere, amare e lasciarsi amare”
Chiara Corbella

Concludi ringraziando Dio Padre con un Padre Nostro

 

SETTIMO GIORNO NOVENA DI NATALE: GIUSEPPE

Nel nome del Padre…

«Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici» Is 11,1

 

I miei genitori si sono sposati quando erano molto giovani, io sono nato meno di un anno dopo il loro matrimonio e spesso chiedevano a mia madre se fosse mia sorella. Sono il primo di quattro fratelli e ho cercato di essere per loro un secondo padre, oltre che un fratello maggiore. Con loro e con i ragazzi che mi venivano affidati all’oratorio ho intuito di voler essere anch’io un “buon padre”, ho scoperto di essere chiamato a dare tutta la mia vita, le mie forze, il mio lavoro e le mie energie per gli altri! La vita dell’oratorio, l’attività del doposcuola con i ragazzi più “vivaci” e l’esperienza di animazione missionaria in un contesto povero (con l’aiuto e l’accompagnamento di una guida) mi hanno aiutato a comprendere che Dio non mi chiamava solo per i miei figli, ma perché ogni figlio potesse riconoscersi figlio di Dio… è un po’ quello che ha chiesto a Giuseppe: aiutare il suo Figlio a riconoscersi tale! È, oggi, sono salesiano di don Bosco: padre per tutti quei giovani che il Signore vorrà affidarmi. (Domenico, 27)

 

Preghiamo, perché ciascuno di noi possa riconoscere la vocazione che il Signore gli dona, sapendo che ogni chiamata è appello alla paternità e alla maternità, alla generazione di esistenze nuove, affinché tutti «abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza» (Gv 10,10)

 

Iosèf: È tutto sua madre.
Miriàm: Ti assomiglia, Iosèf. Senza di te, di noi niente sarebbe stato. Ti assomiglia come un frutto all’albero.
Iosèf: Che parole accorate di saggezza sai dire, Miriàm. Dall’ora in cui le nostre vite sono state voltate sottosopra tu parli con potenza di cuore e di pensiero. Stracarica di grazia sei, una sorgente che spande la sua dote.
Miriàm: Lascia stare, guarda piuttosto quanto ti assomiglia.

La faccia delle nuvole – Erri De Luca

Concludi ringraziando Dio Padre con un Padre Nostro

 

OTTAVO GIORNO DI NOVENA: MARIA

Nel nome del Padre…

Pertanto il Signore stesso vi darà un segno.
Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio,
che chiamerà Emmanuele (Is 7,14)

Ho una bella famiglia, dei buoni amici e un fidanzato che amo, studio quello che mi piace e sto costruendo il mio futuro. Nonostante alcune difficoltà di percorso, non mi manca nulla e la mia vita va bene così com’è. A volte mi chiedo se Dio abbia un progetto per me che vada oltre le mie aspettative, oltre i miei pensieri. Ti capita mai di chiederti se la tua vita è destinata a qualcosa di grande, che non puoi né immaginare chiaramente, né spiegare? A me spesso. In certi momenti vorrei capirci qualcosa in più, in altri ho paura di andare a fondo perché non so come la mia vita potrebbe cambiare, quali ostacoli potrei incontrare o quali persone potrei deludere e allora preferisco non farmi scomodare. Quando sono in bilico e mi sento persa, trovo in Maria la mia guida e il mio sostegno. Vedo in lei un’amica con tanto coraggio e tanta fede e, allo stesso tempo, una madre che sembra conoscermi più di me stessa. (Sara, 20 anni)

 

In questo ottavo giorno di novena preghiamo per tutte le volte in cui abbiamo paura di dirTi sì, perché guidati da Maria, possiamo imparare ogni giorno a fidarci di Te.

 

Nella rinata bellezza del mondo
Ogni giorno mi levo e mi consumo:
Creatura momentanea
Di durata infinita,
tesso per il Creatore la veste della vita.

Maura del Serra – Speranza

Concludi ringraziando Dio Padre con un Padre Nostro

NONO GIORNO NOVENA DI NATALE: GESÙ

Nel nome del Padre…

«Io ti conoscevo solo per sentito dire,
ma ora i miei occhi ti hanno veduto» (Gb 42, 5)

Quando ero ragazzo andavo spesso in oratorio. Frequentavo il cortile, il gruppo, andavo anche spesso a messa, qualche volta ho fatto anche il ministrante. Mi proposero anche di fare l’animatore e accettai con entusiasmo. Poi non so, crescendo qualcosa in me è cambiato. Soprattutto nacquero alcuni dubbi e inquietudini circa l’esistenza di quel Dio di cui avevo tanto sentito parlare e di cui a volte anche io ho parlato. Dubbi su cosa significasse davvero essere liberi, domande sulla verità, sull’amore. Cose che però inizia a sperimentare fuori da quel ambiente che tanto mi aveva coccolato. Pian piano le domande, le inquietudini e lo stesso Dio andavano a finire nel cassetto dell’indifferenza. Intorno ai 18 anni smisi di frequentare l’oratorio finché un giorno dissi al don che lasciavo anche l’animazione per concentrarmi di più sullo studio. Ciao fede, ciao Dio. Sono passati diversi anni prima che qualcosa iniziasse a cambiare. Nel frattempo mi sono fidanzato e sposato e da poco sono anche diventato padre! Ed è proprio in questo periodo che è successo qualcosa di incredibile. Nei mesi dell’attesa sono riaffiorate quelle vecchie inquietudini, quella sete di senso che allora non riuscii a soddisfare. Con il cuore sono tornato non so come ai lunghi pomeriggi passati in oratorio a giocare a pallone. A una chiacchierata fatta con un salesiano, a quel ritiro, quella preghiera in cui mi sembrava di scorgere qualcosa, Qualcuno. Ai piccoli gesti, momenti, volti che mi sembravano ormai dimenticati ma che ora mi facevano provare una grande nostalgia. E più si avvicinava lo scadere dei 9 mesi e più qualcosa in me stava crescendo, Qualcuno si stava avvicinando. Tornai anche ad affacciarmi in oratorio, qualche domenica sono andato anche a messa, finché è arrivato il giorno. Era lì, mio figlio. Mi guardava con dei grandi occhi ed io, per la prima volta mi sono lasciato guardare veramente, perché lì, finalmente c’era la Libertà, la Verità, l’Amore. Quel Dio, dal quale sono fuggito, mi ha trovato, in un bambino, in mio figlio. (Matteo 29 anni)

 

In questo ultimo giorno di novena, chiediamo al Signore di donarci la Grazia di saper riconoscere la Sua presenza e di lasciarci incontrare

 

E le mie mani hanno applaudito il mondo, perché il mondo è il posto dove ho visto Te
Dove ho visto te – Jovanotti

Concludi ringraziando Dio Padre con un Padre Nostro