Oratorio = Impero delle Chiacchiere? No, grazie :P
Oratorio = Impero delle Chiacchiere? No, grazie :P

Oratorio = Impero delle Chiacchiere? No, grazie :P

chiacchiere

Mormora, la gente mormora, falla tacere praticando l’Allegria! (Le tafche piene di faffi)

Meglio fare a pugni che il terrorismo delle chiacchiere (Papa Francesco)

Con la mormorazione si uccide il fratello (Papa Benedetto XVI)

Dalla mormorazione viene l’immoralità (Don Bosco)

Contro due peccati in particolare don Bosco combatteva spesso: quello contro la purezza e quello della mormorazione. Che significa mormorazione? Chiacchierare inutilmente contro qualcuno, senza dirlo apertamente in faccia e spargendo parole al vento che avvelenano l’aria…

Vi sembra una dinamica totalmente estranea ai nostri Oratori??? Purtroppo, mi sa di no….

“Eh ma si sa… l’Oratorio è come un piccolo paese!”

“In Oratorio alla fine tutti sanno tutto”

“Questa cosa non voglio che si sappia in Oratorio sennò mettono i manifesti nel quartiere quelli lì”

“Prima che questa cosa la sapessi io, in oratorio già tutti ne parlavano senza dirmelo!”

… Non vogliamo fare i moralizzatori con l’indice puntato… però! Che fessi che siamo a volte… siamo sulla stessa barca ma remiamo in direzioni contrarie, così preoccupati di affermare noi stessi! 😀

Chiariamo subito due cose:

1. Il problema del pettegolezzo e della critica alle spalle è che ognuno di noi quando lo subisce si arrabbia, ma quando siamo noi a farlo troviamo mille giustificazioni! Tutti bravi a far le vittime (quanto ci piace fare le vittimeee) e gridare al complotto, però se siamo noi a  sparlare, ci sentiamo i paladini della giustizia e della verità (quanto ci piace fare i giustizieeeeriiii)… 

2. C’è poco da fare: più un oratorio è pieno di criticoni e pettegoli, meno quell’oratorio ha una vita spirituale ed evangelica autentica e incarnata. Punto.  

Ma sapete quanta gente arriva a non voler passare più da un oratorio o da una casa salesiana per le “chiacchiere” che si fanno lì dentro? Troppa… Avete mai pensato alle cause?

 

Come nasce il pettegolezzo in Oratorio?

Nasce quando l’aria dentro l’Oratorio è troppo consumata… cioè…

1. sempre le stesse persone che fanno tutto

2. poca chiarezza e schiettezza nel dialogo, ma dinamiche di paranoie, incomprensioni, film mentali da Oscar, …

3. dinamiche di possesso, potere (ebbene sì, potere… in oratorio…), gelosie, invidie, …

4. poco radicamento nelle motivazioni profonde del proprio stare in Oratorio e poca consapevolezza dell’Identità profonda dell’Oratorio stesso…

5. spesso nasce da piccolissime cose non chiarite subito, da ripicche, da ansie di giustizialismo che non portano a niente…

6. ancora più spesso nasce dal sentito dire!

7. meno in un oratorio c’è da lavorare e da progettare per i ragazzi, più nascono ste chiacchiere inutili!!!

8. nasce dal “rispetto umano”: non ho il coraggio di dire una cosa in faccia, allora la dico a quello che la dirà a quell’altro che la dirà a quell’altro ancora… e una palla di neve diventa una valanga!

9. nasce dall’immaturità di fondo di chi non si rende padrone dei propri pensieri e manipola gli altri con le parole!

Se ci ricordassimo cosa ci unisce, se ci ricordassimo più spesso perchè frequentiamo un Oratorio Salesiano, se ci ricordassimo a vicenda più spesso che il Vangelo lo si vive, non lo si predica e basta….ma vabè, andiamo avanti!

Lo ripetiamo… ci possono essere mille motivi comprensibili per voler “fare verità e giustizia”… ma la verità, senza la Carità… è fuffa, è aria, è il vuoto cosmico, è il nulla!!!

Che conseguenze ha il pettegolezzo?

1. I ragazzi alla lunga ci schifano (e fanno bene… hanno le antenne e colgono subito le divisioni e le chiacchiere inutili.. e perdono fiducia)

2. Sotterra sempre di più la verità delle cose, si va avanti a leggende metropolitane e coltellate alle spalle

3. crea muri insormontabili, crea fazioni assurde, spaccature complicatissime (io non parlo con quello perchè è amico con quello che una volta ha parlato con quello che ha detto a quello che mi puzzano le ascelle….)

4. il diavolo (dal greco: dià-ballo dividere) gode come un riccio!

5. di certo appanniamo sempre di più l’immagine della Chiesa, di don Bosco… annacquiamo l’idea di Regno di Dio a cui il nostro Oratorio dovrebbe partecipare!

Come vincerlo?

0. Bisogna volerlo… ma a volte siamo così legati alle nostre beghe che non ci va nemmeno di pensare di poterle accantonare… (errore gravissimo!)

1. lavorare sulla maturità umana e cristiana dei preanimatori, animatori e laici impegnati! Sta tutto lì: come dice papa Francesco, è meglio fare a pugni che chiacchierare inutilmente! Una persona che è davvero impegnata a lavorare per i ragazzi in spirito di gratuità e seriamente non trova il tempo e il gusto (siiii il GUSTO!!!) di stare a parlar male della gente…perchè siamo in Oratorio?

2. creare contesti e momenti in cui si possa parlare apertamente e chiaramente sui problemi irrisolti dell’ambiente: NON AVER PAURA DI LITIGARE se in modo aperto e costruttivo! NON SOTTERRARE I PROBLEMI MA AFFRONTARLI

3. imparare a distinguere le vicende personali dal servizio che si presta in oratorio

4. chi guida l’ambiente sia attentissimo a capire le dinamiche che si creano, sia uomo o donna di verità e coraggio, trasparente e senza preferenze (!!!)

5. non aver paura di accettare differenze di vedute o prospettive di crescita: la pensiamo diversamente, ok… però sappiamo che siamo sulla stessa barca e abbiamo lo stesso obiettivo di fondo! Oggi facciamo come dici tu, domani facciamo come dico io!

6. cosa più importante… al centro il Vangelo!!! beati i miti, beati i misericordiosi, beati i puri di cuore…. la spiritualità salesiana è spiritualità delle beatitudini… e le beatitudini non sono una bella poesia recitata da un hippy a dei pescatori su un laghetto palestinese! sono dinamica concreta di vita… VIVERLE COSTA UN RENE ma è l’unico modo per vivere il Vangelo… sennò datevi al taoismo!

7. ognuno vigili prima su se stesso che sugli altri: sulla critica alle spalle ci caschiamo tutti, siamo onesti e severi in primis verso di noi!

8. smorzare le chiacchiere: se mi arriva una voce su qualcuno… non la propago! e se qualcuno mi dice qualcosa… attacco col terzo grado: chi te lo ha detto? perchè me lo stai dicendo? possiamo aiutare questa persona o stiamo solo malangando alle sue spalle? queste parole aiutano l’ambiente o stiamo solo seminando veleni? 

Le parole uccidono! E noi animatori siamo quelli che danno l’anima… non la tolgono all’altro!

E se i primi a chiacchierare sono il prete o la suora o l’adulto di turno: calcio sugli stinchi!