Via Crucis: Signore, cosa vuoi dirci ancora oggi?
Via Crucis: Signore, cosa vuoi dirci ancora oggi?

Via Crucis: Signore, cosa vuoi dirci ancora oggi?

Il testo della Via Crucis pubblicata nei venerdì di Quarsima 2022. Le grafiche sono di Cris dibujante

C: Nel nome del Padre… 

L: Accompagniamo Gesù lungo la via che percorre sotto il peso della Croce. Il Signore percorre ancora le nostre strade e si fa Lui stesso compagno di viaggio nel portare le croci nostre e di tanti. Mettendoci in ascolto di quanto ancora oggi dici alla nostra vita e alla nostra quotidianità.

 

I STAZIONE – Gesù è condannato a morte

C: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

T: perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo

 

Dal Vangelo secondo Matteo. Disse loro Pilato: «Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?». Tutti gli risposero: «Sia crocifisso!». Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso.

L: Quante volte anche io non so cosa farmene di te, Gesù? Tante volte scelgo la strada più comoda, quella che meno mi fa mettere in gioco, quella che meno mi espone al giudizio degli altri a causa Tua. E allora ogni volta è come se Ti mandassi anche io alla croce, preferendo altro e altri al Tuo posto.

T: Signore, che io possa metterTi sempre al primo posto nella mia vita. Padre Nostro…



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II STAZIONE – Gesù prende la croce

C: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

T: perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo

 

Dal Vangelo secondo Luca Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà.

L: Rinnegare me stesso e abbracciare la croce? Stiamo scherzando? A volte non Ti capisco proprio Gesù: dici cose strane, difficili. Sai bene quanto fa male abbracciare ciò che mi fa soffrire. Ma anche se non capisco, continuo a guardarTi perché voglio imparare ad amare come Te.

T: Signore, che io possa trovarTi anche nelle sofferenze di tutti i giorni. Padre Nostro…

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III STAZIONE – Gesù cade per la prima volta

C: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

T: perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo

 

Dal libro del profeta Isaia Si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori.

L: È strano vederTi cadere per terra sotto il peso della croce. Vedo Te, che sei Dio, stanco, dolorante, quasi impotente di fronte alla sofferenza che ti hanno inflitto. Fa soffrire anche me vederTi così, ma, a dirla tutta, soprattutto mi fa sentire più vicino a Te, in una sofferenza tutta umana che provi anche Tu insieme a noi.

T: Signore, che io possa essere sempre attento a chi, vicino a me, cade sotto il peso della croce. Padre Nostro…

 

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IV STAZIONE – Gesù incontra Maria, sua madre

C: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

T: perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo

 

Dal Vangelo secondo Luca Simeone parlò a Maria, sua Madre: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima”. Sua Madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.

L: Gesù ti sei rialzato, cammini a fatica, ti sembra di non farcela più. Ma incroci uno sguardo familiare: c’è Tua Madre che ti guarda e soffre insieme a Te. Quando sono nel dolore, sguardi come quello di Maria mi ricordano chi sono, mi rimettono al mondo e mi danno la forza di fare un altro passo.

T: Maria, hai sofferto tanto, ma il Tuo amore è più forte di ogni cosa. Incrocia il mio sguardo, ricordami chi sono. Padre Nostro…

 

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V STAZIONE – Gesù è aiutato dal cireneo

C: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

T: perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo

 

Dal Vangelo secondo Marco Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce. Condussero dunque Gesù al luogo del Gòlgota, che significa luogo del cranio.

L:  Gesù ma perché proprio me? Ma mi hai visto? Me ne stavo pure per i fatti miei, che c’entro io? Nemmeno ti conosco così bene. Mi hanno quasi costretto a passare un po’ di tempo con Te e, non l’avrei mai detto, ma forse hanno fatto bene… non so come può Dio aver bisogno di uno come me, ma una cosa è certa, da oggi cammino con Te.

T: Signore, ricordami chi sono per Te e rendimi forte per aiutare chi porta una croce più pesante della mia. Padre Nostro…

 

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VI STAZIONE – la Veronica asciuga il volto di Gesù

C: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

T: perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo

 

Dal Vaneglo secondo Matteo Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.

L: Gesù hai il volto sporco di sangue, lacrime e sudore, gli occhi sono semichiusi, sofferenti, ma vivi. Non so che fare per alleviare quel dolore, io stessa non trovo una spiegazione a tutto il male che vedo: non ho parole da dirti, non ce ne sono. Ma posso capire ciò che senti. Ho un pezzo di stoffa con me, è tutto ciò che ho, cerco di asciugarti il volto senza farti male.

T: Signore, aiutami a riconoscere il tuo volto nei miei fratelli più piccoli. Padre Nostro…

 

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VII STAZIONE – Gesù cade per la seconda volta

C: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

T: perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo

 

Dalla lettera di San Paolo Apostolo ai Filippesi Pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, divenendo simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce

L: Sarebbe potuto essere tutto più facile per il Figlio di Dio, eppure nulla di ciò che è umano gli è stato estraneo, a parte il peccato. Nelle nostre cadute, nelle diffcioltò e nelle sofferenze Gesù è accanto a noi, vicino e solidale a ciascuno di noi. La tristesa non è la chiamata delle nostre vite, la caduta non è lo stato peramente

T: Signore fammi come Te, affinchè possa rimanere vicino a colore che vicono nella tristezza Padre Nostro…

 

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VIII STAZIONE – Gesù incontra le pie donne

C: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

T: perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo

 

Dal Vangelo secondo Luca Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli.

L: Queste donne che incontrano Gesù adempiono regolarmente i loro doveri religiosi, ma il loro pianto è anacronistico, fuori dal tempo, lacrime inutili sul “latte versato”. Il cammino della Croce non è un tempo per gemere sul proprio tempo, ma un momento per abbracciare un modo nuovo di pregare, di vivere, di amare

T: Signore, donaci di riconoscere i bisogni del nostro tempo e di rispondere ad essi con la concretezza della carità. Padre Nostro…

 

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IX STAZIONE – Gesù cade per la terza volta

C: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

T: perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo

 

Dal libro del profeta Isaia Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca.

L: Non sappiamo con precisione se, nel cammino verso il Golgota, Gesù sia caduto una, tre o mille volte, ma siamo sicuri che si è rialzato, che ha completato il suo cammino, per noi. Le cadute di Gesù ci ricordano i nostri peccati, di fronte ai quali siamo chiamati a rialzarci, siamo invitati a riconoscere l’amore tenero e totale di Dio!

T: Signore, fa’ che non ci scoraggiamo nelle cadute e aiutaci ad alzarci di fronte al peccato Padre Nostro…

 

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X STAZIONE – Gesù è spogliato dalle vesti

C: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

T: perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo

 

Dal Vangelo secondo Luca I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: “Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca.”

L: Gesù, Tu sai bene cosa vuol dire “essere spogliato” della propria vita. Ti hanno tolto ciò che avevi ma non ciò che sei. Ogni volta che qualcuno mi rende “nuda”, mi spoglia di ogni sicurezza o si prende gioco di me, Tu sei lì con me. E Ti ritrovo in chi è stato spogliato di un bene necessario, in chi non ha più nulla, in chi viene deriso e resta solo, in attesa di essere avvolto da una “veste” di compassione.

T: Signore, donami uno sguardo di tenerezza verso chi è stato ferito nella propria dignità Padre Nostro…

 

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XI STAZIONE – Gesù è inchiodato sulla croce

C: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

T: perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo

 

Dal Vangelo secondo Luca Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno».

L: È sorprendente come Tu riesca ad amare così senza riserve. Chiedi perdono per chi ti sta mettendo in croce. Se dovessi pensare di farlo Ti direi che non ne sarei capace per niente. Ma sarebbe davvero il modo più libero di amare, il più prezioso e coraggioso modo di amare. Grazie Gesù per questo amore, che ci raggiunge ovunque, anche nel nostro luogo peggiore.

T: Signore aiutami a riconoscere la libertà dell’amore e a sceglierla sempre Padre Nostro…

 

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XII STAZIONE – Gesù muore sulla croce

C: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

T: perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo

 

Dal Vangelo secondo Matteo Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?».

L: Ti sei completamente svuotato. Ci hai donato il Tuo corpo perché potessimo sfamarci di Te nella fame. Ti sei donato alla morte per farci vivere per l’eternità. Forse non sarò mai in grado di comprendere fino in fondo il Tuo dono ma nel silenzio di questo momento posso solo ammirarne la grandezza.

T: Signore aiutaci a comprendere profondamente il mistero del Tuo Amore che ci hai dato con la Tua Croce Padre Nostro…

 

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XIII STAZIONE – Gesù è deposto dalla croce

C: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

T: perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo

 

Dal Vangelo secondo Matteo Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: “Davvero costui era Figlio di Dio!”. C’erano anche là molte donne che stavano a osservare da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo.

L: Non avevo mai pensato che per accogliere la Tua vita e la Tua divinità, avrei dovuto accogliere il Tuo corpo, la Tua umanità lacerata e sfigurata. Pensavo di trovarTi in tutt’altro e invece sei così vicino, talmente vicino ed intimo che posso toccarTi ancora ora, posso riconoscere ancora oggi lo splendore della Tua divinità nascosta nell’essere umano.

T: Signore donaci uno sguardo profondo e coraggioso per incontrarTi e accoglierTi in ciò che è umano. Padre Nostro…

 

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XIV STAZIONE – Gesù è sepolto

C: Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo

T: perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo

 

Dal Vangelo secondo Matteo Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo e lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia; rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò. Erano lì, davanti al sepolcro, Maria di Màgdala e l’altra Maria.

L: E’ quindi così che finisce tutto? Con una grande pietra che rotola sugli anni vissuti con Te? Tutti gli incontri, le persone, i volti, gli amici, le difficoltà, i dolori, le incomprensioni, le derisioni, le gioie, le bellezze, le meraviglie, le guarigioni, i miracoli.. No, non può essere così. Perchè ricordo le Tue parole di speranza, ricordo che mi sono sentito amato per l’eternità.

T: Signore, insegnaci a camminare nella speranza. Padre Nostro…

 

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L: Gesù Abbandonato ricorda ed è anche la figura di ogni imprevisto, dell’attesa, dell’incidente, della sorpresa, del dubbio, dell’accusa, della condanna, del processo, dell’esilio, della scomunica, dell’orfanezza, della vedovanza, del divorzio, della scomparsa, della tragedia, del dramma, del fulmine, della catastrofe. E non finiremmo mai di trovarlo dappertutto, in questa valle di lacrime che è la terra. (Da Il Grido, Chiara Lubich)

 

C: O Padre, che ci hai fatto percorrere con il Figlio Tuo la Via della Croce, in cui si è fatto solidale con ogni uomo sofferente e ha preso su di sé il dolore del mondo, donaci il Tuo Spirito di Fortezza, per essere testimoni della Tua Misericordia, che è per ogni uomo. Per Cristo…

Benedizione finale

Canto finale